La compressione della mammella

Lo scopo della compressione del seno è far continuare il flusso di latte, quando il bambino smette di bere attivamente. Per “bere attivamente” intendiamo ottenere un boccone di latte attraverso il movimento di suzione: “bocca aperta – pausa – bocca chiusa” (vedi video sul sito di Jack Newman https://www.nbci.ca). Se il bambino non beve, la madre può utilizzare la compressione della mammella per farlo ricominciare a succhiare e non a “ciuccettare” affinché il bambino possa ricevere ancora latte. La compressione stimola un riflesso di eiezione (la discesa di latte che le madri sentono durante la poppata o quando sentono il loro bambino piangere, anche se molte donne sostengono di non sentire il loro riflesso).

La tecnica può essere utile per:

aumento di peso inadeguato nel bambino.
un bambino allattato al seno che ha coliche.
poppate lunghe e / o frequenti.
dolore ai capezzoli.
ingorghi di latte e / o mastite.
stimolare il bambino che si addormenta durante la poppata a continuare a bere e non solo “ciuccettare”

stimolare un bambino “pigro”. A proposito, i bambini non sono pigri, ma reagiscono al flusso di latte.

La compressione non è necessaria se tutto va bene. Quando tutto va bene, la madre dovrebbe consentire al bambino di “finire” la poppata del primo seno e poi offrire l’altro.

Come faccio a sapere se il bambino ha “finito” la prima poppata? Quando lui ciuccia, ma non beve (il movimento di suzione è veloce, senza pause e non una suzione nella quale si ha il movimento “bocca aperta – pausa -> bocca chiusa).

La compressione del seno è particolarmente adatta per i primi giorni, per aiutare il bambino a ricevere colostro. Il bambino non ha bisogno di molto colostro, gliene serve poco. Un buon attaccamento e la compressione lo aiutano a ricevere quanto necessario.

È utile sapere che:

Un bambino posizionato bene riceve il latte facilmente. Il bebè che non è posizionato al seno in modo corretto, riceverà la giusta quantità di latte, solo quando il flusso è veloce. Così molte madri riescono ad allattare i loro bambini anche se la posizione è errata, perché la maggior parte delle madri produce molto latte. Tuttavia, la madre paga spesso il prezzo in termini di dolore ai capezzoli, il bambino potrebbe avere coliche oppure potrebbe passare molto tempo al seno (ma in realtà bevendo poco).
Durante le prime 3 a 6 settimane, molti bambini tendono ad addormentarsi al seno quando il flusso di latte rallenta, non perché sono pigri o vogliono essere consolati. Più avanti, quando sono un pò più grandi, possono cominciare a lasciare il seno quando il flusso di latte rallenta. Tuttavia, alcuni bambini si addormentano al seno quando il flusso di latte è lento, anche all’età di 3 o 4 mesi.

Come si fa la compressione del seno:

Tenere il bambino con un braccio.
Con l’altra mano, sostenere il seno circondandolo e posizionare il pollice su un lato del seno (il pollice sulla parte superiore del seno) e le altre dita sul lato opposto vicino alla gabbia toracica .
Osservare come beve il bambino (guardare i video o www.nbci.ca), anche se non è affatto necessario osservare ogni aspirazione ossessivamente. Il bambino ottiene una buona quantità di latte quando beve con il tipo di suzione “bocca spalancata – pausa – bocca chiusa”
Quando il bambino “ciuccetta” e non usa la giusta suzione, è utile comprimere il seno ed aumentare la pressione interna della mammella. Non ruotate le dita attorno al seno verso il bambino, è sufficiente premere e tenere premuto il seno compresso. Non pressare troppo forte, non si deve sentire dolore. Cercare di non cambiare la forma dell’areola (la parte scura del seno vicino alla bocca del bambino). Con la compressione, il bambino deve iniziare a bere con aspirazione “bocca aperta – pausa – bocca chiusa” Utilizzare la compressione quando il bambino succhia, ma non beve!
Mantenere la pressione fino a quando il bambino succhia. Quindi rilasciare la pressione se il bambino smette di succhiare o se inizia a succhiare senza bere. Spesso il bambino smette di succhiare quando la pressione cessa, ma comincia ben presto quando il latte ricomincia a fluire. Se il bambino non smette di succhiare (senza bere) quando si comprime, aspettare un pò prima di comprimere di nuovo.
Se rilasciando la pressione, il bambino smette di succhiare, riprenderà quando si sente di nuovo il latte in bocca.
Quando ricomincia a succhiare, deve bere con buona aspirazione (“bocca aperta – pausa – bocca chiusa”). Altrimenti, ripetere la compressione come descritto sopra.
Continuare con il primo seno fino a quando il bambino non beve più neanche con la compressione. Si consiglia di lasciare su questo lato un pò di più, perché si potrebbe avere un altro riflesso di eiezione ed il bambino potrebbe ricominciare a bere. Tuttavia, se non beve più, lasciate che si stacchi da solo o staccatelo voi.
Se sembra che il bambino vuole ancora latte, offrire l’altro seno e ripetere il processo.
A meno che non vi sia dolore ai capezzoli, si consiglia di mettere su un lato, poi l’altro, alternando più volte.
Cercare di migliorare l’attacco.

Non bisogna continuare a tempo indeterminato. Non appena l’allattamento al seno migliora, si può lasciare che le cose vanno in modo naturale.

Tratto da: Informazioni seno compressione foglio 2009 ©
L’originale inglese “Breast Compression” versione, riveduta nel 2009 da Jack Newman e Edith Kernerman

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