Portare i bebè, fronte mamma o fronte mondo

Portare i bebè fronte mondo o fronte mamma?

Questa la fatidica domanda che ogni madre che abbia deciso di portare il bambino con un supporto si sia chiesta, almeno una volta. Il mondo del portare è in continua evoluzione e conquista sempre più l’Occidente.
Ogni anno sono disponibili nuovi studi, nuove tecniche e nuovi prodotti. Ma non sempre i genitori sono informati sulle norme che rispettano la fisiologia del bambino e acquistano il supporto on-line o nel negozio più vicino. Talvolta mamma e papà scelgono il loro portabebè spinti dall’impulso del momento, cercando un singolo supporto che possa soddisfare ogni necessità, anche nel lungo termine.
Ma può un unico acquisto coprire ogni esigenza, compresa quella di utilizzare diverse posizioni?

Fronte mamma e fronte mondo, alternative occidentali

In Oriente, i neonati vengono portati principalmente sulle spalle, sulla schiena, sui fianchi. In Occidente, invece, il portage coinvolge solitamente la pancia della madre, anche quando si tenta di assecondare il bisogno del bambino di scoprire l’ambiente esterno e di muovere i primi passi.
Ecco che la posizione fronte mamma, solitamente preferita nelle prime settimane di vita del bebè, e la posizione fronte mondo, scelta per tutti i mesi successivi, risultano le uniche alternative tipicamente occidentali.
In genere, i supporti non strutturati offrono l’opportunità di portare il bambino per un lungo periodo di tempo con lo stesso strumento, tuttavia, le statistiche ci dicono che i genitori che decidono di portare il proprio figlio acquistano almeno due supporti differenti, per utilizzarli con praticità in occasioni diverse, oppure per il semplice piacere di acquisto.

Il neonato cresce velocemente, modificando costantemente le proprie esigenze, non è sempre facile trovare un supporto che possa accompagnare la sua crescita nel lungo termine e non è nemmeno necessario, inoltre, nessuno può assicurare che il bambino non inizi a preferirne uno diverso nel corso del tempo o non chieda un solo modo di posizionamento.
Se si fa affidamento alle immagini presenti sulle confezioni da imballaggio dei prodotti più commerciali, sembra che questi possano essere indistintamente utilizzati dalla nascita ai 3 anni ma anche le fasce, magari più impopolari, possono presentare lo stesso vantaggio. Ciò che non viene specificato, invece, è che con il bambino cresce anche l’esperienza del portare, crescita che, il più delle volte, modifica la stessa modalità di portage.
Vista l’iniziale inesperienza e la grande varietà di prodotti disponibili in commercio, scegliere un supporto può rivelarsi un’impresa tutt’altro che semplice, Il consiglio, allora, è quello di scegliere primariamente in funzione dell’esigenza del momento e, pian piano, adattarsi alla necessità proprie e del piccolo. Tale flessibilità consente sicuramente una maggiore praticità.

Dai 3 mesi, una naturale propensione fronte mondo

Se tutti i genitori portano il proprio bambino in braccio, quelli che scelgono di utilizzare un supporto portabebè possono farlo mantenendo libere le proprie mani e assicurando la massima sicurezza.
A tre mesi circa, il bebè comincia ad aprirsi verso il mondo, gli stimoli dell’ambiente lo incuriosiscono sempre più e il genitore deve assecondare le sue richieste. Con il giusto supporto, il peso del bambino viene percepito in maniera più soft e mamma e papà possono contemporaneamente occuparsi di altro, faccende domestiche e incombenze di lavoro da ultimare possono diventare attività da fare insieme senza troppi stress, per poi non considerare le passeggiate senza il fastidio del trasporto del passeggino, l’allattamento e la danza in fascia, la possibilità di toccare e scoprire insieme i nuovi oggetti del mondo.

Portare i bambini fronte mondo, le opinioni contrastanti

Quando i genitori si chiedono se e quando sia il caso di iniziare a portare fronte mondo, possono imbattersi in opinioni contrastanti e informazioni contraddittorie. Queste ultime, in particolare, giungono direttamente dai produttori di supporti che, in funzione delle proprie esigenze commerciali, permettono o vietano questa posizione.
Gli esperti di babywearing solitamente la bocciano, preferendo sempre quella fronte mamma, le ricerche di mercato, invece, rappresentano soltanto lo specchio delle tendenze dei consumatori. Mamma e papà rimangono spesso confusi rispetto alla scelta migliore, in realtà, non esiste alcuna evidenza scientifica che dimostri che portare fronte mondo possa essere pericoloso. La fondamentale importanza, se si sceglie questa posizione, risiede nella scelta di un supporto che lo consenta e una scrupolosa osservazione che assicuri il rispetto degli elementi di sicurezza.

Fronte mamma e fronte mondo, differenze sostanziali

Quando il bambino chiede di osservare ciò che lo circonda, lo portiamo in braccio per avvicinarlo al mondo e lo facciamo utilizzando la posizione Buddha o fronte mondo. Nel secondo caso, pur rispettando la naturale richiesta del neonato, non sempre si riesce a trovare un posizione comoda per genitore e bebè.
Se osserviamo attentamente il sostegno delle braccia di mamma e papà, nel portare in braccio fronte mondo ci rendiamo subito conto di come possa essere complicato trovare un supporto che offra la stessa qualità di sostegno nella medesima posizione.

La differenza tra il portare fronte mamma o il fronte mondo è sostanziale: nel primo caso il peso del neonato è distribuito sul corpo del genitore sul quale si appoggia e ha il suo baricentro; nel secondo caso, invece, la forza di gravità spinge il bambino in avanti, questo spiega perché, senza supporto, le braccia del genitore sono posizionate all’altezza dello sterno del piccolo.
Per portare fronte mondo occorre una forza maggiore per contrastare la forza di gravità, i supporti per neonati, offrono un sostegno del peso diversamente distribuito, che manca sulle gambe, sul collo e su tutta la parte superiore del corpo. La schiena è appoggiata verso il petto dell’adulto e tende a stare dritta, diversamente da quanto accade se il bambino è portato in braccio o fronte mamma.

Norme di sicurezza per portare i bebè

Nel portare i bambini fronte mondo o fronte mamma senza un’adeguata consapevolezza delle norme di sicurezza i genitori e i figli potrebbero incorrere in fastidiosi imprevisti.

Una delle prime avvisaglie di un portare non fisiologico si ha quando il genitore tende sempre a porre le proprie mani sul bambino, questo indica che il supporto non è sicuro.
Occorre considerare che la posizione fronte mondo è generalmente meno comoda, perché aumenta la distanza del centro di gravità del bambino. La postura di chi porta fronte mondo è inclinata leggermente in avanti o indietro, per bilanciare la distanza tra il peso del bambino e il baricentro del corpo.
Per questa ragione è opportuno utilizzare questa posizione solo per brevi intervalli.

Per portare i bebè fronte mondo è necessario rispettare alcune regole:

  • Portare fronte mondo per poco tempo, molti produttori suggeriscono un tempo limite da non oltrepassare, tuttavia, si tratta di indicazioni generiche che non consentono di capire esattamente la quantità di tempo in cui la pratica risulta sicura. A volte il tempo impiegato è quello necessario a tranquillizzare il neonato, per poi cambiare posizione. Ai bambini, solitamente, piace molto stare fronte mondo durante la veglia, nella fase più attiva e giocosa, così come mostrano estrema felicità nell’osservare gli altri e il mondo circostante, ma, se molto piccoli, potrebbero comunicare presto la propria stanchezza, con pianto e irrequietezza, dopo aver ricevuto molti stimoli esterni.
  • Essere pronti a cambiare posizione, il bebè ha un eccellente controllo della testa, nonché una muscolatura ben sviluppata nella parte superiore del corpo. La maggior parte dei supporti, per essere confortevoli anche durante il sonno del neonato, presentano la possibilità di sostenere la testa del bambino in posizione fronte mamma, ma non in posizione fronte mondo. In quest’ultimo caso per il bambino potrebbe essere complicato riposare perché la testa tenderebbe a inclinarsi in avanti interferendo con le vie respiratorie  provocandogli dei sussulti. Durante la ninna, può essere utile cambiare prontamente posizione, oppure offrire parte del proprio corpo per sostenere la testa del neonato.
  • Il supporto deve contenere il bambino senza lasciare spazio a movimenti non controllati. È importante che il supporto aderisca correttamente a genitore e bambino, senza stringere, ma senza lasciare spazio a movimenti non controllati, questo aspetto non dipende dall’età del bambino, ma dalla vestibilità del supporto portabebè. A prescindere dalla qualità e dalla marca del prodotto, così come per i normali indumenti, occorre verificare se questo viene indossato bene da mamma e figlio, è bene provare il supporto prima dell’acquisto. In generale, un supporto strutturato presenta una minore adattabilità, non si modella perfettamente in funzione delle forme anatomiche e non sempre può essere indossato indifferentemente da tutti, al contrario, le fasce risultano molto versatili perché senza strutture.
  • Altezza bacio: affinché venga rispettata la fisiologia di genitori e bambini, il supporto deve garantire che il bebè abbia la testa all’altezza delle labbra dell’adulto che lo porta.
  • No alle gambe penzolanti: la maggior parte dei marsupi offre una seduta del bebè non fisiologica, non sostenendo le sue anche e lasciando che il suo peso venga sostenuto all’altezza dei genitali, lascia che le sue gambe rimangano penzolanti. Zaini, fasce e mei tai, invece, fanno sì che le gambe non rimangano del tutto incontrollati, come si può osservare nell’immagine, la posizione fisiologica corretta del bambino cambia durante i primi mesi di vita.
  • No alla posizione fronte mondo durante il sonno: come accennato, i supporti per neonati non offrono alcun sostegno per il capo del bebè nella posizione fronte mondo, qualora dovesse addormentarsi, la testa penzolerebbe in avanti e il bambino piegherebbe le sue vie respiratorie contro l’orlo del supporto, oltre che rischiare un’infiammazione cervicale. L’ideale sarebbe girare fronte mamma il neonato prima che inizia ad addormentarsi. Può capitare che si addormenti durante la passeggiata, senza che ve ne siate accorti in tempo, nonostante sia bene non svegliare mai il bambino durante il sonno, è corretto cambiare ugualmente la posizione non confortevole.
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Supporti per portare i bebè fronte mondo

Per portare fronte mondo il proprio bebè alcuni genitori utilizzano il marsupio o lo zaino. Alcune persone utilizzano la fascia, ma non è né confortevole, né sicura.

Alternative al fronte mondo

mamma con bambina dentro il marsupio

Il principale vantaggio del bambino rivolto verso il mondo risiede nell’apertura all’ambiente con la disponibilità di un buon campo visivo, ma anche alla possibilità per il bambino di percepire migliori sensazioni nel movimento e di procedere nella direzione della camminata.
La stessa apertura verso il mondo è possibile con posizioni diverse, senza alcuno svantaggio o rischio, posizionando il bebè sul retro o sul fianco, potrà ugualmente seguire le attività del genitore, osservare l’ambiente, procedere come se stesse camminando autonomamente.

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